giovedì 14 maggio 2009

Non Più PerTerra... il triathlon del giorno dopo.

Cronache dall'XTerra Brianza di Emiliano Scandi

...dicono che nella vita, così come nello sport, tutto sia soggettivo... e quindi ciò che per me è assolutamente grandioso può non esserlo per qualcun altro….nello sport grandioso per me è finire una gara difficile, col sorriso stampato in faccia….grandioso è finirla sapendo di aver dato quello che in quel momento potevo dare…grandioso è finirla insieme ad un amico….e grandioso è sapere che nella stessa gara, quell’amico è andato forte come un treno…Chissà forse parlo così perché geneticamente non sono particolarmente dotato... O più semplicemente parlo così perché sarebbe triste ed estremamente riduttivo pensare ad una gara come l’Xterra dell’alta Brianza solamente in termini di distacchi e di posizioni.
...dicono anche che migliorarsi sia estremamente difficile…

Non nel mio caso, però, visto che per confermarmi avrei dovuto di nuovo forare e ritirarmi (ed a ciò ho ovviato mettendo i tubeless), per peggiorare dovevo non partire affatto da Ventimiglia...quindi non mi restava che migliorare.
Il mio Xterra Alta brianza, forse inizia proprio dove non era mai cominciato l’altro…ad Avigliana!!
Comincia dai racconti di Paolo, da ciò che ha vissuto nel tagliare quel traguardo e da ciò che ho vissuto io nel vederglielo fare…
E’ solo pochi mesi fa, però, a Celle Ligure, che l’idea di prendervi parte si materializza…
Lo fa con le parole del buon Borfiga , che da bravo ligure, spaventato nel dover viaggiare da solo, sostenendo per intero l’onere del viaggio in macchina, comincia ad adularmi, congratulandosi con me per l’ottimo piazzamento alla gran fondo ciclistica organizzata dalla Olmo, sostenendo che se avevo finito quella gara, e con 2 mesi ancora a disposizione, sarebbe stato “sicuramente” alla mia portata finire un Xterra!!
Ormai è andata, mi decido e do mandato di iscrivermi…

Solo quando il danno è fatto, Paolo forse si rende conto in che casino mi ha messo e cerca di correre ai ripari ordinando per me un libro che dovrebbe risolvere parte dei miei problemi, il titolo è tutto un programma : “Triathlon da campioni”…
Io vi assicuro l’ho letto tutto, ma resta il fatto che corro sempre un 10 mila in 48’ e nuoto sempre un 1500 in 27’ e quando (se) arrivo, Paolo è già sempre bello cambiato e profumato che mi aspetta………mah forse nel mio mancano delle pagine!!!
Comunque dai ormai è andata e il 10 maggio si avvicina….
Nel frattempo cerco un po’ di capire di che morte devo morire…
Il tracciato MTB viene definito da chi l’ha provato come “pornografico, vietato ai minori”…chiedo lumi a Paolo che minimizza il tutto dicendo che è solo un modo di dire tipico della zona…mah ..fidiamoci…

Previo parere favorevole delle nostre metà decidiamo di partire sabato, evitando così un’alzataccia mattutina il giorno della gara!!
Pernotteremo ad Albavilla…..anche perché l’alternativa è Erba!!!
Onde evitare inutili giri sulla tangenziale milanese, questa volta Paolo si munisce di GPS e alle 17 mettiamo piede sul suolo brianzolo con le nostre tute nuove di pacca…..
Da veri atleti non passiamo neanche in albergo, ma andiamo diretti a provare il famoso percorso pornografico…”stavolta neanche parto” mi dico e comincio a pensare ad eventuali scuse…..
Svanita con i tubbeless l’opzione foratura penso ad alternative credibili…
Percorriamo i primi 15 km del percorso……E’STUPENDO, bellissimo e soprattutto seppur duro è “fattibile”…
Andiamo in albergo, dove un “gruppo vacanze” ultra sessantenni ci scambia per dei calciatori senza veline, quindi doccia, pizza propiziatoria, e ninne con la pioggia che inizia a scendere…

Alle 2 del mattino Paolo mi dice che dormo come Evelina…non so se è un complimento, di certo
questo lo farà sentire a casa, però la cosa un po’ mi spaventa…..si inizia sempre così poi magari mi chiede un abbraccio!!
Alle 8.15 dopo una ricca colazione siamo i primi ed unici al ritiro pacchi gara…
Alle 8.25 siamo ancora i primi e sempre unici….
Lo siamo anche alle 8.40…
Alle 8.45 capiamo di aver sbagliato il posto….
Le procedure per gare con doppia zona cambio sono sempre un po’ più lunghe del normale, ma tutto procede regolarmente…..
Paolo giustamente mi fa notare che in un epoca di carbonio e titanio i grammi hanno una loro importanza nelle gare di endurance, e per questo in 3 ore va 3 volte al bagno ad alleggerirsi….nulla è lasciato al caso!!!
Poi mi sorprende…..
Memore delle mie lamentele nella passata edizione piemontese questa volta si presenta con dei dolcetti al cioccolato da condividere con me…..
Ne ho mangiato uno poco prima dello start……l’ho digerito a Masone, sulla strada di ritorno però era veramente uno spettacolo...(ci sarà qualcosa che il Borfiga fa male???? Chiederemo ad Eve)... Alle 12 come da programma parte la prima edizione dell’Xterra Alta Brianza.
L’acqua del lago è caldissima ed in 27’ sono di nuovo nella zona cambio…..Paolo chiaramente non lo vedo già più.
La starting list è di primissimo piano.
C’è De Faveri uno che è arrivato 20imo a Maui e sempre reduce dalle Hawai c’è Luca Molteni uno degli organizzatori e uno che su strada sembra quasi normale, poi lo vedi in MTB e ti viene voglia di chiedergli perché non toglie l’impianto frenante della sua bici, visto che non lo usa, ne guadagnerebbe in leggerezza…..gente fuori di testa o, come dice Paolo, gente che spegne il cervello.
I primi km sono tutti in un sottobosco da favola, che la pioggia del giorno prima ha reso ancora più suggestivo…mi guardo intorno aspettando di vedere la casa di Mago Merlino o il passaggio di qualche gnomo.
Ci sono dei tratti tecnici, prendo qualche rischio, ma non spengo il cervello….non mi corre dietro nessuno (anche perché la maggior parte dei partecipanti mi sono davanti)…
Sto bene e ho voglia di godermela sta gara…
L’organizzazione è straordinaria…ci sono persone ad ogni incrocio di sentieri (svanisce anche la possibile scusa di essermi perso tra i boschi) ed il percorso è stato studiato per darci di tutto un po’…
Discese tecniche, discese veloci, scalinate, radici, salite pedalabili e salite da far a piedi, ruscelli e single track…all’imprevisto ci ho pensato io!!!
Un Xterra non è tale senza un bella caduta e la mia lo è stata veramente…
Tra l’altro ho scelto un posto stupendo…l’intersezione di un sentiero con la statale ad alto scorrimento…quindi bellissima caduta davanti ad un attentissimo pubblico di automobilisti incaz*** !!
Mi è tornato in mente quando da ragazzino per fare il cretino sono caduto col motorino davanti alla scuola intera….
Un po’ tumefatto risalgo in bici e affronto la prima vera Salita del percorso…1km stile Roubaix con tanto di pavè e biscia che ti attraversa davanti……roba da rampichino!!
Discesa veloce e quindi ancora su a salire….stavolta neanche la tripla mi salva…scendo e spingo!!!
Dopo ogni salita c’è una discesa (tranne che in qualche gara in Francia) e quindi di nuovo giù ma
sull’asfalto…un discesone ripido dove il Borfiga stava quasi per rimetterci 3mq di pelle e lì sulla destra si nascondeva la mia “rampa di scale da fare 2 volte” (cosi c’era scritto sul sito)……
Le scale non le faccio neanche a casa a piedi figuriamoci se mi ci butto in bici…
Un giro nei vicoli del paese e quindi di nuovo su verso il cielo per una salita che veramente non finiva più...
Arrivo al T2 e lì in 2 passaggi mi arrivano 2 mazzate che avrebbero steso chiunque!!
Al primo giro Paolo che mi incita…..si ma lui aveva già finito.
Al secondo giro Ivan Risti ,elite/fotomodello del Triathlon Lecco, che si complimenta pubblicamente al microfono per il mio modo di correre prima di accorgersi imbarazzatissimo che sono ancora al primo giro e che di km ne mancavano ancora 5…
Ma com’è il detto- ciò che non ti distrugge ti fortifica…
Corro gli ultimi 10km in 48’ e per me, per come sto ora è veramente qualcosa di grandioso….
All’arrivo trovo Paolo che dopo essersi complimentato, si propone di sistemarmi la bici e mi porta tutto il necessario per la doccia… (prima mi dice che assomiglio ad Evelina, poi i dolcetti, ora è tutto premuroso…mah)
Paolo è li felice per il suo 11° posto assoluto e primo di categoria su 150 partenti, ma questo non fa più notizia…
Io sono ancora a 1000 per l’adrenalina…
Adrenalina che nel viaggio di ritorno, aiutata dal mitico Renato Zero (a proposito devo ricordarmi di farne una copia a Paolo) lascia posto ad una grande stanchezza fisica…
Il giorno dopo, al mattino, ancora nel letto e grazie anche a qualche segno visibile su gambe e braccia, rivivo tutta la gara…
E’ una sensazione strana…c’è malinconia…come la sensazione che si ha quando sta per finire l’estate!!
Sai che ce ne saranno delle altre, ma sai anche nessuna sarà come quella appena passata…
Il mio Xterra è iniziato più di 2 mesi fa ma ancora non è finito…

Per la prima puntata del Xterra di Emiliano cliccate qui





Il grande Molteni secondo solo a una leggenda come Defaveri.

4 commenti:

anthrax ha detto...

Emiliano sei un Grande!!!Devo però farti un appunto, sono arrivato 3°, 2° è arrivato Fabio Guidelli...eheheh
Cmq bellissimo resoconto, mi piaciono molto queste"storie di triathlon" e soprattutto che la gara sia piaciuta!!!cmq c'è da dire che l'atmosfera xterra è molto più rilassata rispetto alle gare su strada, speriamo ke si mantenga questo target, magari aumentando un po' i numeri di partecipazione...
Alla Prossima!!!Grazie 1000!!!

ALoHa

Luca Molteni

Anonimo ha detto...

Bravo Emi, ora sono davvero curioso di vedere cosa scriverai dopo il 70.3 dell'Elba......

giarevel ha detto...

Siete dei grandi ;-)
Che coppia Borfiga-Scandi!
g

Valerio ha detto...

Complimenti per la gara e per la splendida cronaca...troppo bello leggere delle vostre pazze imprese!
Ciao Valerio