sabato 30 maggio 2009

Sanremo: un triathlon dal sapore diverso

Sempre tre frazioni, sempre nello stesso ordine, sempre con le stesse regole..medesimi ingredienti quindi, ma dal sapore diverso..molto diverso.
La stagione era ancora lontana, ma appena lessi il probabile inserimento nel calendario gare Italiano, del Triathlon Olimpico di Sanremo, iniziai a vedermi sul bagnasciuga della spiaggia dinanzi ad uno stabilimento a me sconosciuto, stretto nella mia muta nera con in testa la cuffietta del colore di turno..attorniato da altri atleti, in attesa solo dello start..
Fu un' immagine ricorrente, talmente ricorrente che quando mi chiedevano se avessi partecipato o meno alla gara di Sanremo, quasi mi stupivo della domanda..Loro non potevano accorgersene, ma io ero già là, sul bagnasciuga, assieme agli altri, circondato da quelle facce amiche che di solito sono lì, con me, con i loro numeri tattuati su gambe e braccia, in attesa dello start, ma che quel giorno, per permettermi di esserci, erano lì, ma impegnati in un'altra sfida, certo non meno faticosa, solo meno divertente..
Come succede spesso, sempre direi, in un attimo, quella scena temporalmente lontana si materializza. E' incredibile, è tutto esattamente come avevo già vissuto nella mia mente in questi lunghi mesi, la spiaggia, lo stabilimento, le cuffiette gialle e le mute nere.. tutto tranne quegl'ingredienti che per quanto si possa credere di saper immaginare, quando involontariamente entrano in gioco, sanno rendere il tutto semplicemente unico ed inspiegabile: le sensazioni!
Il calore della sabbia, la frescura del mare, l'oppressione regalata dalla muta, il battito del cuore che diventa forte e veloce..la gioia mista a paura..
Sono elementi che a parole non si possono spiegare, almeno io non ne sono capace, e credo che solo chi le ha provate capisca realmente a cosa mi riferisco..Forse la mia ancora breve esperienza nel mondo della multidisciplina, amplifica all'ennesima potenza tutto questo, forse invece non basterà tagliare centinaia di traguardi per smorzarne la forza..lo spero.
Quando la sera prima, ricevo la telefonata di Remo, appena atterrato all'aereoporto da una vacanza, che mi chiama confermandomi che sarà al via il mattino seguente alla gara di Sanremo, capisco che di certe emozioni non sono l'unico a non poterne fare a meno; alla faccia di allenamenti, diete, carichi e scarichi..7 giorni di sole, mare, pollo fritto e dissenteria.. ;)
La gara scorre via liscia, il mare decide, poco prima del via, che avrebbe reso la nostra prima frazione un po' più faticosa, il vento che avrebbe messo un po' di pepe sulla già gustosa frazione in bicicletta, il sole che avrebbe reso calda, molto calda, la pista ciclabile sulla quale avremmo corso..
Al traguardo sono felice, il malanno di qualche settimana fa, aveva messo in forse tutto questo. Incontro un sorridente Marco che riesce a sbagliare strada in casa sua, sembra un'assurdità, ma questo la dice lunga su cosa si provi in gara e nonostante questo, stringe i denti e termina un'ottima gara, chapeau.Mi complimento, quando ce vò, ce vò, con Remo che seppur non al 100%(per fortuna), conclude una grande gara, nella quale mi salvo solo grazie al suo poco amore per il nuoto.Assisto all'arrivo di Enrico, coraggioso nella scelta di esordire nella distanza Olimpica qui a Sanremo, su un percorso non certo facile, ma forse anche per lui Sanremo aveva un significato particolare..
Alla fine non so il vero motivo per cui gareggiare a Sanremo fosse per me tanto importante ed emozionante, forse perchè avrei corso sulle strade su cui mi alleno, forse perchè Sanremo è la società con cui mi sono avvicinato alla multidisciplina prima di consacrarmi "Cinghiale Ponentino", forse perchè sapevo che avrei gareggiato in mezzo a tanti amici che mi facevano il tifo regalandomi un brivido ad ogni passaggio, forse solo perchè a Sanremo ci sono nato..mah..sta di fatto che alla fine, le polemiche su alcuni errori ed alcune sviste che avrebbero falsato i valori in campo nel percorso in bici, rendendo la classifica finale poco attendibile, lasciano il tempo che trovano..Se ci sono stati i furbetti di turno, peggio per loro, io non mi sarei perso un solo centimetro di questa gara.
Grazie a tutti gli amici del Riviera che hanno reso possibile tutto questo, con il loro impegno e la loro fatica nel lavorare vedendoci divertire.
Appuntamento a Domenica..Pietra Ligure!

Classifiche: http://www.rivieratriathlon.it/_rivieratriathlon/Documents/Classifica%20maschile.pdf

1 commento:

l'amicoenrico ha detto...

Ciao Andrea
il desiderio di cimentarmi nell’ olimpico era ormai veramente forte e Sanremo era per me il posto e il momento giusto per affrontare la sfida. Non so se sia stato il coraggio di giocare in casa o l’incoscienza di non sapere quello che mi sarebbe aspettato, comunque sia, raggiungere il traguardo anche con una fatica bestiale, mi ha dato quella soddisfazione che mi auguravo nei giorni prima.
Insomma un’emozione da riprovare……
Alla prossima avventura!
enrico