mercoledì 6 ottobre 2010

I NAUFRAGHI DELL'ISOLA VERDE.

In principio furono le Lerins e il medio di Cannes, ma non feci in tempo a pensarla, che questa gara non si svolse più. Poi con Paolo fummo attratti dal 70.3 di San Francisco, con a nuoto la fuga da Alcatraz, proprio come nel film, ma resta un viaggio lungo e impegnativo. Poi scopro il doppio olimpico Des Lumiere (in onore dei due fratelli inventori del cinema e che qui girarono uno dei loro primi cortometraggi) sarebbe partito dall’Ile Vert. Mi dico: è la gara che stavo cercando per coronare uno dei sogni da quando faccio triathlon: la traversata. Così mi trovo catapultato all’alba di una domenica di ottobre nella stupenda baia della Ciotat. Come previsto il mare è già un po’ mosso, e il vento, qui una costante, comincia a soffiare con intensità. Nessun problema, gli autobus navetta sono già pronti per trasportarci all’imbarcadero del Vieu Port, saliamo sui battelli, e si parte. Ognuno avvolto nella propria muta e nei propri pensieri. Fin da subito si capisce che c’è qualcosa che non va, quando giungiamo al piccolo molo d’attracco capiamo che quelle macchie scure nell’acqua non sono alghe o aghi di pino, bensì banchi di meduse. PUTAIN! Alcuni provano a scaldarsi e ne escono con viso, mani e piedi urticanti dal contatto con le meduse. Il caos. I giudici non sanno che fare, gli organizzatori si consultano con i pompieri e i rappresentanti delle squadre più importanti. Il tempo passa, la partenza è ritardata. Non ci posso credere, tutti i sacrifici fatti per arrivare fin qui, nel posto giusto al momento giusto, e adesso ci mancavano le meduse. Troppi rischi, nessuno si prende la responsabilità per eventuali choc dei partecipanti. Il nuoto è annullato. Vengono richiamati i battelli per riportarci a riva. Ma quando arrivano, un folto gruppo di triathleti si oppone, dall’acqua tenta di non farli ripartire, esplode la protesta di chi vorrebbe nuotare a tutti i costi, ovviamente io mi ci aggrego, troppo ghiotta l’occasione per fare un po’ di commedia prima di lasciare l’isola. Alla fine cediamo, è quasi trascorsa un’ora dall’orario di partenza. Si farà un duathlon lungo 10-80-10. Sono deluso, ma il posto è talmente bello che non me la sento di rinunciare e raggiungere i miei compagni di squadra a Carquieranne. Penso che solo immaginare il duathlon di Vallecrosia, m’impegna mentalmente molto più di qualsiasi triathlon. Con la partenza a piedi, che non ho mai digerito, figuriamoci qua, oggi, e con sto vento. Cerco un modo per venirne fuori dignitosamente e decido di fare la prima frazione di corsa tranquilla e poi si vedrà. Il percorso è bellissimo, si costeggia il mare e si attraversano un paio di pinete, per poi tornare in dietro dalla strada principale e via in bici. E qui succede qualcosa che non mi aspettavo man mano che passano i chilometri la delusione per ciò che è stato, lascia spazio alla felicità per ciò che sto facendo. Inizio a pensare a quante volte mi sono rovinato le cose solo perché ho voluto mantenere fede a un rigido pensiero prestabilito. Invece oggi no, sono qui, sto facendo una cosa che non avrei immaginato e mi sto divertendo. Dopo una lunga pedalata sull’altopiano de le Castellet ripiombiamo al mare che avevamo lasciato quasi tre ore prima, il vento è davvero forte e decine di coloratissimi kitesurf e windsurf punteggiano il blu di questa luce unica del midì. La seconda frazione di corsa è difficile da descrivere, una specie di lotta tra l’uomo e i crampi. Sento che mi sto spegnendo ma ormai è quasi fatta. Adesso posso finalmente farmi il bagno. Mi guardo intorno e non vedo meduse. Probabilmente hanno deciso di naufragare tutte sull’ISOLA VERDE.
kla.

Le FOTO: www.flickr.com/photos/akunamatata/sets/72157625088058252/show/

RISULTATI: http://laciotattriathlon.free.fr/file/RESULTATS_IRON_B_DES_LUMIERES_2010.pdf

1 commento:

Valerio ha detto...

Ho riso e quasi respirato la salsedine dei bei posti che avete la fortuna di toccare con il vostro sport. Conoscendoti non avevo dubbi volessi partire e vincere la resistenza delle "nemiche" meduse. Un cinghiale è refrattario a qualsiasi ammaestramento...Ciao Valerio