martedì 15 luglio 2008

Mezza Maratona Bènouville-Caen “La Pegasus “ 8 Giugno 2008: ..ovvero "Due cinghiali e un Tiger













Normandia, Francia. La prospettiva è attraente: coniugare la comune passione (di Daniele e mia) per la storia con la partecipazione ad una delle gare più importanti di Francia.Anzi, una serie di gare (maratona,mezza,diecimila ed altre) che coinvolgono nell’arco di tre giorni un intero territorio invaso (pacificamente questa volta) da oltre 20mila partecipanti. Quindi si parte! Partenza da Nizza alle 20, vagone letto, Parigi all’alba del giorno dopo, trasferimento a Caen sulla costa atlantica per essere intorno a mezzogiorno comodamente installati in un albergo molto accortamente scelto in prossimità del traguardo. Scopriamo con sorpresa di essere gli unici concorrenti Italiani e dopo il ritiro dei pettorali c’è il tempo per visitare l’imponente Memoriale della Pace nei cui giardini è situato il villaggio maratona.

La sera, cena sulla costa avvolti nelle atmosfere del D-Day , fra reduci veri e figuranti finti, vecchi aerei in cielo e musiche di Glenn Miller.

E giunge il giorno. Navette dell’organizzazione provvedono a “sbarcare” (c’è scritto proprio così!) i partecipanti alla mezza in prossimità del ponte Pegasus molto più comodamente che non i parà Inglesi che lo occuparono all’alba del 6 Giugno. La storia è passata di qui e un po’ di emozione comincia a salire..ma tutto passa dopo il via. Il percorso, bello ma impegnativo si snoda attraverso la campagna normanna fra villaggi curatissimi e viottoli non asfaltati con il sostegno degli abitanti a bordo strada e le numerose bande musicali che scandiscono il ritmo dei concorrenti. Non è esattamente la gara “piatta” che immaginavo, i dislivelli si susseguono senza darti modo di rifiatare ed è con vero sollievo e molta sorpresa che arrivano il display dei tempi e lo striscione d’arrivo.

Sidro e camembert al traguardo, molto apprezzati.

Un’occhiata alle classifiche, l’arrivo dei maratoneti con qualche rimpianto da parte di noi “demi-coureurs” e poi via in auto verso l’interno a rendere omaggio nei ari cimiteri a quelli che senza retorica sono morti anche perché noi si potesse correre,oggi,dove ieri si è combattuto. File allineate ed interminabili di lapidi bianche ed istintivamente ti chiedi cosa facessi tu nell’età in cui loro sono morti, quali fossero le loro aspirazioni,quanto avrebbero potuto,se vivi, cambiare il mondo..

L’incontro con uno dei miti della mia infanzia, il carro Tedesco Tiger, mi procura un senso di disagio; non riesco a non pensare a quante vite umane abbia spento. Non riesco a vederlo solo come una macchina, il giocattolo che tante volte ho tenuto in mano…

Il giorno seguente è diviso fra visite a musei e cattedrali. Cimeli bellici ormai inoffensivi punteggiano la costa dove frotte di turisti affollano spiagge e falesie di una bellezza selvaggia. Imperdibile la passeggiata sulla spiaggia con la bassa marea. Ci inoltriamo per centinaia di metri verso il mare aperto per assistere allo strano spettacolo del sole che tramonta alla nostra sinistra!

Il treno del ritorno a casa ci consente di spendere ancora alcune ore a Caen, la “città delle 100 campane”, capitale di Guglielmo il Conquistatore e città martire distrutta nei combattimenti del luglio 1944. E’ proprio ora di andare ma il prossimo anno chissà…ci sarebbe la Maratona di Mont Saint Michel, lontano non più di 100 chilometri. Nel ritorno inciampiamo a Parigi in un improvviso sciopero ferroviario che ci procura qualche disagio dal quale usciamo (grazie Giancarlo!) senza troppi affanni.

Quindi, riepilogando, natura, gastronomia, storia ed anche, perché no, un po’ di sport. Alla prossima dunque.

Ed ora, per i cattivi studenti, un po’ di storia.

A mezza strada tra Caen e Ouistreham, la cittadina di Bènouville sulle rive dell’Orne è celebre per il suo ponte, il Pegasus Bridge.

Questo nome gli fu dato in omaggio alla 6^ Divisione Aviotrasportata Britannica il cui simbolo era un cavallo alato. Pegaso appunto.

La conquista del ponte è effettuata all’alba del 6 giugno 1944 dalla Compagnia C Battaglione Oxsfordshire and Buckingamshire del maggiore Howard. Tre alianti atterrarono nei pressi del ponte che viene catturato intatto e tenuto fino all’arrivo dei rinforzi provenienti dalle spiagge. Fra i numerosi aneddoti figura quello dell’arrivo degli stessi intorno alle 13:30. Preceduti dalle cornamuse gli scozzesi di Lord Lovat raggiungono gli uomini di Howard: “Sorry, sir, abbiamo due minuti di ritardo.”

Il ponte, sostituito ne dopoguerra, è la parte centrale del museo dedicato all’avvenimento e posizionato in prossimità della partenza della gara.

Silvio e Daniele ;-)





















3 commenti:

giarevel ha detto...

Grandi! Ma i carri armati in zona cambio possono entrare?

Valerio ha detto...

Complimenti ai cinghiali!

Valerio ha detto...

Magico Silvio. Grazie per la compagnia nel lungo di Domenica. Alla prossima, Valerio.