venerdì 1 giugno 2012

Inno ai cinghiali

Luoghi immobili, le gesta dinamiche come quadri di Mirò.
Le bici tutte allineate pronte per essere usate nella battaglia.
Odore forte di neoprene delle mute, il vociferare di atleti si espande e rimbalza nelle edizioni delle edizioni di questo triathlon.
L’acqua è fredda,  intirizzisce, ti sveglia, il gusto è dolce, ma il colore è nero come il destino di alcuni di noi.
L’attesa snerva ma la felicità di esserci mi rilassa. La sirena libera… libera gli uomini che si trasformano nelle bracciate in ali di uccelli che scivolano sulle acque.
Mastico liquido, il mare mi ostacola, ancor di più le mie paure. Mani invisibili mi afferrano e mi conducono là nel mio ambiente naturale.
Le strade sono affollate di sfide reali ed irreali. Cerco sul dorso delle maglie il logo della nostra squadra: il cinghiale.
Odore di terra bagnata e di temporale si fissano nelle narici, gocce lasciano spazio a cieli che rapidi mutano.
La strada scivola sotto le mie ruote. La pioggia ora fa male, lampi e tuoni mi fanno sentire piccolo piccolo, là in balia di forze più grandi di me.
Disegno al limite della legge di gravità linee tra pozzanghere e automobili che leste ci sorpassano. Le lancette “contre la montre” mi ipnotizzano in un improbabile tempo passato.
Dritto bimbo, in alto le ginocchia, avanza,  non demordere, osa. Che poi te ne penti. Concentrati che la fatica è solo una delle tante illusioni della vita.
Salta, schiva, accelera. Ora le gambe si sono fatte pesanti, tutto galleggia, si cercano le ultime energie  verso la fine in una linea di un ipotetico traguardo… per alcuni ma non per me la gara  continua, nella memoria di chi ha una discendenza, di un abbraccio con un amico-avversario, di quella strana quiete che mi prende dopo le gare, come una malinconia, dove il tempo si ferma o forse si dilata e a me sembra di aver fregato per quelle due ore il destino che ci vede sempre un po’ gregari in vite a volte ordinarie.
A Kla.  E a tutti voi.


Il Maltese




3 commenti:

Valerio ha detto...

Complimenti Paolo! Bellissima anche per chi mastica solo asfalto (e sbraccia ancora male come diceva sempre Kla..), refrattario alla nuotata e saltuariamente a cavallo di una bici. Ascolta quest'anno organizzate il duathlon a Pigna? Mi piacerebbe essere dei vostri...in gara of course.
Ciao Valerio

Anonimo ha detto...

Questa volta l'autore è Stefano Vaglio :)

Per Pigna non credo riusciremo ad organizzare mentre si farà il possibile per l'acquatlon.

Ciao Valerio

yann ha detto...

Bellissimo !!