mercoledì 31 dicembre 2008

Grande Ivan

Eccolo finalmente......il nuovo detentore del titolo San Gennaro del 2008:




















Da domani si inizia un nuovo anno e un nuovo trofeo!!!!

Auguri a tutti!

sabato 20 dicembre 2008

E' qui la festa!

Cara Fitri, Comitato Regionale Ligure,
ci piacerebbe tanto partecipare alla Festa del Triathlon Ligure da voi organizzata per domenica 28 dicembre 2008 a Genova.
Ci piacerebbe molto, ripeto, ma è troppo lontano. Si tratterebbe per noi, per la nostra piccola società, di percorrere una distanza incompatibile con le nostre possibilità.

Ci toccherebbe colmare il distacco che molti di noi hanno voluto frapporre tra il proprio modo di intendere lo sport e la politica che gestisce il proprio sport.
Si tratta quindi, ormai l'avrete capito, di una distanza più ideologica che chilometrica.

In Italia e ancor più in Liguria, la geografia delle opinioni conta ormai molto di più che quella delle cartine. Questo purtroppo avviene anche nel triathlon. Ci sono città, infatti, che, pur essendo a due passi da noi, sono molto più vicine a Genova. Sanremo, ad esempio, è molto più vicina di quanto si possa pensare. Ma dista anni luce dalla nostra piccola Bordighera.

Questa distanza consiste soprattutto nel fatto che il triathlon è una multidisciplina ma consta "soltanto" di nuoto, ciclismo e corsa. Il nostro obiettivo, quello per cui ognuno di noi si allena tutto l'anno trascurando spesso lavoro, affetti ed altre ambizioni, è quello di partecipare alle gare che sogniamo per mesi. Ogni altro scopo, da quello narcisistico dell'esibizione del primato, a quello della raccolta di consensi a fini politici interni alla Federazione, non ci interessa. Riteniamo infatti che per quest'ultimo sia necessario un talento speciale che siamo certi di non avere. Preferiamo così allenarci per duathlon triathlon e maratone, piuttosto che correre dietro a fantomatiche poltrone.

C'è anche un altro motivo. Per noi il triathlon non ha davvero frontiere. Forse a Boccadasse nessuno ci conosce, ma provate ad andare a Tolone, a Hyeres, ad Antibes, a Manosque, a Cap D'Ail, a Saint Raphael, a Montecarlo. Sicuramente si ricorderanno dei cinghiali. Alle gare li sentivi gridare "Allez le bleus". E che sorpresa: incitavano noi! I francesi sono come le loro gare: sanno bene come scremare lo sport e la passione dal resto. Nel nostro primo anno di vita siamo stati alfieri di un modo di intendere lo sport che fa onore a tutta l'Italia e anche alla Fitri naturalmente. Prima, anche solo tre anni fa, c'erano gare in cui non volevano iscriverli "les italiens". Nel 2008 c'è stato uno di noi in praticamente tutti i triathlon da marzo in poi, addirittura nel durissimo Montecarlo.
Ma per questo non esiste un premio nel vostro novero. Anzi, il vosto rank è ancora ottusamente studiato per premiare chi partecipa a gare piatte e draftizzate, organizzate in luoghi per noi davvero lontani geograficamente, in cui tra l'altro, il vero spirito della disciplina non dico si è perduto ma si è fortemente ridotto ad una gara podistica. E a questo alfabetizzate i giovani.

Siamo una piccola società, appena nata, ma con già in bacheca un titolo regionale olimpico e diversi ottimi piazzamenti. Per noi è già un trionfo, è già una festa.
Un caro saluto e un augurio per un 2009 con più gare e meno parole.

mercoledì 17 dicembre 2008

Cursa(..o forse meglio dire "Zuppa"..) di Natale


..inutile nascondersi, sapevamo tutti benissimo che saremmo finiti sotto l'acqua..

Era da tempo che, seguendo l'idea lanciata dal buon Elio, podista nonchè "personaggio" del Ponente, si organizzava una presenza massiccia di Ponentini alla "Cursa di Natale", classica podistica di fine anno, in quel del Principato di Monaco.
Elio ci teneva davvero, aveva persino proposto di correre tutti assieme per poi scattare una bella foto di squadra sotto lo striscione; bella manifestazione di affetto del "vecchio saggio" nei confronti del gruppo..che però doveva fare i conti con un meteo ultimamente tutt'altro che clemente.

Appuntamento ore 8:30 sotto casa del presidente..

..la mattina ci svegliamo con cielo nero e minaccioso, strade bagnate..Insomma condizioni che non invogliano certo a indossare pantaloncini e maglietta, mettersi le scarpette e farsi un bel 10mila sotto l'acqua..però..Elio ci teneva, la sera prima aveva promeso che si sarebbe presentato all'appuntamento con qualsiasi condizione meteo, siamo cinghiali e poi un po' d'acqua cosa avrebbe mai potuto farci?

Colazione e via! All'apuntamento il presidente si presenta giusto per dirci che vista "la bella giornata di sole", assieme ai fedelissimi, avrebbe optato per una sana nuotata in piscina, mentre il gruppo dei "podisti" Daniele, Elio e Silvio, erano presentissimi e pronti a divertirsi;mi aggrego.

Nell'avvicinarsi a Monaco, le condizioni peggiorano, inizia a piovere, anche bene..
Nell'andare a ritirare i pettorali, assistiamo al bello spettacolo della gara dei ragazzini che era in programma subito prima di quella degli adulti.Anche loro non ci avevano pensato due volte e nonostante la pioggia, erano comunque al via, per "giocare" alla Cursa di Natale.Complimenti!
Nel frattempo arrivano anche Giancarlo e Yann, neo acquisti Ponentini, che non hanno saputo resistere al richiamo del pettorale, come Davide, altro podista del gruppo che incrocerò al giro di boa..

Alla partenza, mi guardo attorno, siamo tanti, molti più di quanto la pioggia facesse sperare, c'è un bellissimo clima di festa, tante facce conosciute..

La corsa scorre via liscia, l'ascesa al castello del Principe con quei gradoni distanti, fa sempre una bella selezione, in cima incontro Giancarlo, come al solito autore di una delle sue "partenze caute"..
La pioggia non dà per niente fastidio, sembra strano ma chi ha provato, può confermarlo..addirittura a tratti sembra piacevole.L'unico fastidio è l'asfalto a tratti scivoloso, a tratti completamente allagato.
Rimango rapito dalla tanta gente che incurante del meteo, affascinata dalla corsa, si fermava lungo il percorso ad applaudire questa manica di pazzi che si rincorrevano sotto l'acqua..questione di cultura sportiva..

Negli ultimi chilometri, mi metto a far sul serio,siamo in gara, un po' bisognerà pur soffrire, raggiungo Simone Roasio, un ragazzo piemontese che aveva partecipato al duathlon organizzato a Vallecrosia, chiudendo in terza posizione; lo riconosco da dietro, ha una corsa particolare, come ogniuno di noi d'altra parte..lo chiamo, si volta, mi riconosce ed allunga..Un ragazzo che correva al mio fianco, non gradisce la mossa, ritenendola una "strategia poco furba",mah..
Manca poco, giusto il tempo di una lunga volata, di tagliare il traguardo a pochi cm da Simone e di fermarmi, cosa che più mi piace, a scambiare due parole con i miei compagni di fatica.
Vorrei aspettare Elio, Daniele, Silvio e gli altri del gruppo, ma piove, e sarebbe come garantirsi un bel raffreddore..
Ci rivediamo al parcheggio della macchina, anche loro, come me, sono sorridenti, sereni, soddisfatti e felici di esserci stati.
Un'altra bella mattinata di sport!

Il giorno dopo, le classifiche della corsa, ci diranno che eravamo ben 858 partenti!

Caffara Andrea 32'58" - 33esimo
Bari Giancarlo 34'37" - 67esimo
Raimondo Davide 38'22" - 192esimo
Ballestra Yann 39'13" - 229esimo
Camillo Daniele 41'37" - 347esimo
Forini Silvio 41'48" - 357esimo
Bagnasco Elio 44'14" - 445esimo

Da segnalare che la corsa, accorciata per motivi di sicurezza, misurava (secondo il mio gps) 8760metri.. ecco spiegato il perchè di tempi tanto veloci!

martedì 9 dicembre 2008

1° Maratona del Mare: più maratone, meno poltrone!

In 42 km hai tempo per riflettere su tutto. Ti vengono in mente le cose più strane. Di quando eri piccolo e ciccione e volevi vincere la corsa della Villetta di Beusi: nemmeno 2 km non competitivi (facevano vincere i neonati in carrozzella, pfù!) e invece dallo sforzo per poco non mi veniva un infarto.
Pensi a tua nonna che mentre corri sta a casa a cucinare la sardenara. A dove saranno i tuoi amici che corrono con te, prima, dopo, dove. A dove sono quelli che ti hanno insegnato che cosa vuol dire correre, ai mille discorsi fatti nelle trasferte. Pure alle formiche. Che se ne fregano e, mentre corri, camminano sulla tua ombra sul muro.

L'ultima cosa che mi viene in mente, quando corro una maratona, è il budget che hanno speso per organizzarla, è il pacco gara e se dentro ci abbiano messo la marmellata di fichi o una foglia di cicoria.

Queste cose le lascio pensare ai maratoneti delle poltrone.
Domenica scorsa, 8 dicembre 2008, ho corso la 1° Maratona del Mare. E' stata una scelta un po' di necessità un po' di virtù. Perchè non sono riuscito a iscrivermi alla Nice-Cannes a causa della chiusura a 10 mila iscritti. Ma anche perchè ci tenevo a "correre in casa" e a onorare questa manifestazione, consapevole di tutti gli sforzi che ci vogliono per organizzare un tale evento qui da noi nel Ponente Ligure. Potevo andare a Firenze la domenica prima. La gamba c'era e avrei corso una maratona prestigiosissima. Di sicuro avrei avuto l'imbarazzo della scelta, in Italia e all'estero per correre. Invece ho deciso di correre a Sanremo perchè quella gara ha un significato: correre sulla nuova pista ciclabile è un po' come siglare una liberazione del Ponente, un affrancamento dalle logiche che hanno dominato i nostri posti per anni. Potevano costruirci, farci un'altra inutile Aurelia bis. Invece lì la gente oggi ci può correre e godere una volta per tutte del proprio territorio.

Per esperienza, so cosa vuol dire organizzare una manifestazione di tale livello a Sanremo. Vorrei così dare la mia opinione rispetto alle critiche comparse su Il Secolo XIX alla manifestazione di domenica. Non le condivido perchè le credo ispirate più dagli interessi personali di chi le ha mosse che da sani principi sportivi. E' facile contestare una nuova iniziativa senza tener conto delle difficoltà che si incontrano nell'organizzarla. Organizzare una maratona è una cosa dura almeno quanto correre la Maratona stessa. Ancor più, come nel caso della 1° Maratona del mare, se si considera che nel frattempo il comune è stato commissariato ed è mancato il suo appoggio. E poi, reperire fondi e sponsor per una manifestazione che non sia calcio, in Italia e in Liguria è difficile. Nessuno vuole scommettere più di tanto. Il concetto di sport è quello italiano, lontanissimo da quello della vicina Francia, dove la gente si sgola anche per il 130° che passa. Qui se ne fregano.
La critica più grave tra quelle mosse dai detrattori è poi quella che riguarda gli atleti, definiti "di secondo se non terzo piano". Oltre che falsa (1.04 sulla mezza e 2.19 sulla maratona sono tempi elite) questa affermazione è davvero indice di una cattiva educazione allo sport. Da chi gestisce una squadra e soprattutto un settore giovanile, si pretenderebbe un rispetto maggiore per il gesto sportivo in senso assoluto, che sia compiuto da un podista della domenica che da un professionista.

Ma chi corre davvero non si lamenta. Ogni gara è una storia a sè. L'acqua è uguale se te la danno da una fontanella che da una Levissima. Anzi, quella dell'AAMAIE è di sicuro più buona e costa meno. Datemi solo acqua del rubinetto. Il pacco gara riciclato? Il rinfresco terminato? Ho conosciuto decine di piemontesi felici di essere in gara solo perchè domenica 8 dicembre, ad Asti, ad Alba, a Carrù, c'erano -4°C.

Ogni critica ha la sua legittimità. E va commisurata alla sua fonte. Io penso che questa manifestazione non vada castigata sul nascere, ma anzi. Smettiamola di fare i soliti liguri e coltivare i nostri orticelli.
O, nel caso specifico, corriamo più maratone, invece di correre dietro alle poltrone.

giovedì 4 dicembre 2008

Riunione

Venerdì 05 (domani) sera alle ore 21 ci vediamo tutti in sede, si procederà al ritessermento dei soci e all'affiliazione di chi non è ancora dei nostri.
Ci sarà anche la possibilità di provare le divise da Bici.
Ciao a tutti.

lunedì 1 dicembre 2008

SI MAGNA.............


Tutti a Perinaldo, questa volta non per soffrire ma per godere, per una volta le gambe le mettiamo sotto al tavolo!

Domenica sera 14Dic. si mangia tutti insieme al "Ristorante au Gaggian"di Perinaldo.


Per informazioni e prenotazioni rivolgetevi al solito Benzinaio Api.