venerdì 24 ottobre 2008

Dove osano i cinghiali

La prima edizione della ciclopodistica di Perinaldo si terrà il 9 Novembre nell'omonimo paese situato al termine della vallata di Vallecrosia già conosciuta per il classico duathlon di fine stagione.

Il ritrovo e l'inizio delle iscrizioni avverà alle ore 8 al Bar Paradiso (ex benzinaio) situato in strada San Romolo.

ore 8:30 apertura zona cambio, allestita nella piazza antistante il municipio (vedi foto).
ore 9:15 partenza trasferimento.

ore 9:30 inizio gara.


La frazione ciclistica inizierà all'incrocio delle scuole Vallecrosia o meglio conosciuto come L'incrocio della Fassi (non si sà mai che l'anno prossimo ci sponsorizzi), la distanza da percorrere sarà di 12Km con l'impegnativa scalata di 5,4km al 6,7% di pendenza media che ci porterà in zona cambio. Da qui avrà inizio la frazione podistica di 6Km che si snoderà tra vigne e carruggi per finire nella piazza della chiesa.







L'altimetria dell'asperità di giornata.

mercoledì 22 ottobre 2008

Classica d'autunno

Si è svolta domenica la prima edizione del Triathlon du Cap Siciè.Gara che ha sancito la fine della stagione agonistica per quanto riguarda la ligue regional del sud-est francese. Una manifestazione riuscita, che si ritaglierà senz'altro negli anni una nutrita schiera di affezionati.Percorso molto bello, che si snoda a cavallo tra le penisole di Cap Siciè e St. Mandrier, caratterizzate da improvvisi cambi di pendenza a picco sul mare. Al via erano presenti circa 300 atleti tra cui i migliori specialisti francesi e un "elite" italiano. Vista l'importanza dell'avvenimento non potevano mancare due ponentini. Gara molto bella, vinta da un imprendibile Marceau che ha inflitto un notevole distacco agli inseguitori, due grandi della disciplina quali Show e Mazure. A sorpresa (ma non troppo) uno dei due cinghiali si è piazzato per una posizione davanti all'"Elite"* italiano, rispettivamente 23° e 24°.

Cos'è successo?Niente, Borfiga ha compiuto l'ennesima prodezza, dimostrando ancora una volta, (se ce ne fosse bisogno) che il sistema del triathlon in Italia, come abbiamo potuto anche vedere ai recenti giochi olimpici, è tutto da rivedere. Ci siamo divertiti e ormai risulta sempre più evidente che in Costa Azzurra e Liguria il nostro sport sta assumendo connotati sempre più netti e precisi. E soprattutto il clima ci aiuta a praticare la triplice quasi tutto l'anno.


A presto, Claudio


*A fine gara squalificato per probabile scia e declassato al 287° ed ultimo posto.


Classifiche:http://redaction.triathlete.fr/post/2008/10/21/Resultats-%3A-Triathlon-du-Cap-SIcie-Var-19-octobre







lunedì 20 ottobre 2008

Per Terra

...non ho mai scritto sul nostro blog, un po’ per incapacità dialettiche, un po’ perché le mie imprese sportive da poter raccontare di quest’ultimo anno assomigliano più a quelle di un maiale piuttosto che a quelle di un cinghiale senza tante musse. Forse però due righe sono d’obbligo in questo momento, soprattutto tenendo conto di ciò che il top cinghiale s.t.m. Borfiga ha voluto condividere con tutti noi… L’11 ottobre ad Avigliana c’ero anche io o quantomeno per un po’ ci sono stato anche io… Ero in macchina con Paolo sulla nostra cara A10, ero con lui quando puntualmente ha sbagliato strada, regalandomi un bellissimo giro nei quartieri più malfamati di Torino (se siamo arrivati a destinazione lo dobbiamo ad un albanese), ero con lui al ritiro pacchi gara dati dalla Cortassa, con lui quando furtivamente ha mangiato la sua rituale crostata mattutina e sempre con lui quando libretto di manutenzione alla mano cercavamo di capire come mettere la ruota posteriore della nostra mtb!!! Fin lì tutto bene, ero in scia non lo mollavo…vestiti uguali (anche se a me il body sta meglio) stessa bici mtb, persino il caschetto aveva gli stessi colori!!! Poi succede quello che non ti aspetti….o che speri non avvenga!! Un los tigros ci invita a provare il percorso…”facciamo solo i 2 km iniziali” ci dice!!! Certo, i giri da fare erano solo 3…… perché QUELLA salita non farla una volta in più??? Li, ancora prima di mettermi la cuffia e gli occhialetti, li finisce il mio xterra…e li comincia la bellissima avventura di Paolo!! 2km di bici in spalla, tra gradini, radici, rocce, fango….10kg di alluminio da portarsi sulle spalle, con i pedali che ti entrano nei fianchi e la corona che ti incide la pelle (questo Paolo, perché io su quella salita avevo anche un zavorra di 6kg in più da portarmi dietro…6kg in più, duramente ottenuti grazie ad omogeneizzati e pappette non finite dal mio piccolo erede…) La giornata è stupenda e la zona cambio è bellissima. Come tutti i tapascioni, anche io indosso la muta che mancano 30min allo start, quindi ho un po’ di tempo per andare nella zona dove si cambiano i “big” e dove di diritto si cambia Paolo…. Tutti parlano di esperienze passate, di soglia, tutti si “lubrificano” con la vasellina, controllano forcelle, regolandone compressione e rilascio…..Paolo è seduto, ascolta in silenzio e con la testa credo che sia già alla seconda boa!!! I 2 giri da 750mt a nuoto passano regolari per tutti, nonostante i 17 gradi dell’acqua (se cosi si può chiamare, visto il colore)…. L’entrata al secondo giro è con un tuffo da un piccolo molo in legno, li poco prima di esibirmi in un plastico volo, butto un occhio davanti a me al gruppetto dei primi. Non riconosco Paolo, ma so che è li, nei primi 10….. Credo di vedere anche un pesciolino, ma forse sono solo i primi segnali dell’imminente ipossia. Il mio primo giro in bici passa che le lampadine sono quasi spente ed al secondo quando camminando mi accorgo di aver forato non ho neanche la forza di cambiare la camera d’aria…è un sollievo!!! Finalmente posso vedere Paolo in azione…visto che in genere quando arrivo lui è sempre già lavato e vestito!!! Lo vedo passare per quello che è il suo 3° giro in bici, non riesco a rendermi conto di che posizione abbia….però sta bene, non ha segni sul body (era il suo più grande problema, rovinare la divisa di gara)…entra in zona cambio, passa davanti a me ma non mi vede…… Esteticamente, con tutti quei peli, non si può dire che sia un fotomodello, però è bello da vedere… E’ stanco sicuramente ma il gesto tecnico della corsa non ne risente…1min e sparisce per quelli che a suo dire sono stati i km della frazione a piedi più dura che abbia mai corso…. A fine gara si scoprirà che tranne il 1°, tutti gli altri hanno in parte camminato… Arriva il primo che vince in 2h ½ , poi il secondo….non ci sono sprint finali, i tempi sono dilazionati come mai avviene in una gara di triathlon olimpico…arriva il terzo che si accascia al suolo…….il 4° (finisher ironman pochi giorni prima)….il 5°, 6°……9° e poi lo speaker annuncia che sta arrivando un Cinghiale del ponente BORFIGA Paolo, 10° classificato assoluto!!!! Parole e commenti sono superflui e non renderebbero l’idea di ciò che è riuscito a fare Paolo nell’xterra di Avigliana….. Torniamo a casa, Paolo felice ma stanco (con 25 euro di premio in denaro in più, e una quindicina di barrette al sesamo sapientemente sottratte al tavolo del ristoro) io sicuramente meno stanco ma altrettanto felice per aver vissuto in prima persona qualcosa di veramente bello… Durante il viaggio arriva sul suo cell un sms … lui sorride quasi imbarazzato..”6 un grande triathleta” recita il testo…… Domani è un’ altro giorno, Paolo si riposerà…..dice, ma non ci crede neanche lui, c’è un altro grande triathleta che lo aspetta per un “giretto” in bici fino a Nizza!!! Emiliano Scandi

giovedì 16 ottobre 2008

Valmeriadi 2008

Pierre de Frédy, barone di Coubertin (Parigi, 1 gennaio 1863 – Ginevra, 2 settembre 1937), è stato un pedagogo e storico francese. Un signore alto, serio e robusto, con un bel paio di baffi a manubrio, dai quali uscivano motti e sentenze, come "L'importante è partecipare".




Valmer Turchi, presidente del Ponente Triathlon. E' un benzinaio dell'API di Vallecrosia, anche lui fisico prestante, serietà assoluta, baffi da cronometro e vena aforismatica: "Senza tante musse", è la sua frase tipica.

Ecco, oltre ai baffi, questi due personaggi hanno ben più in comune: se il primo è conosciuto per essere il fondatore delle moderne Olimpiadi, il secondo è non meno famoso per aver inventato le Valmeriadi.
Le Valmeriadi sono due gare che in Francia definirebbero "Avenir" categoria che in Italia non si sognano nemmeno di inventare: servono a quelli che vogliono avvicinarsi alla multidisciplina per conoscersi meglio e a quelli che la praticano già per divertirsi da matti.

Per disputare le Valmeriadi però, non bisogna attendere quattro anni. I delusi di Pechino potranno rifarsi in Val Verbone domenica 9 novembre e domenica 23 novembre 2008. Vediamo le gare nel dettaglio:

Valmeriade di Perinaldo

Il 9/11 ci si ritrova tutti insieme per la prima valmeriade a Perinaldo. Come si deduce dalle immagini (tratta da www.marziamontagna.it/liguria.htm), si tratta di un percorso che si presenta completamente pianeggiante, con qualche piccola asperità, ma dal panorama che merita davvero. Chi è veloce in bicicletta, può dare tutto nella cronoscalata di Perinaldo, tenendo conto però che poi dovrà affrontare 5 km nei carrugi del borgo del grande astronomo Cassini, cercando possibilmente di non vedere le stelle.




Valmeriade di Vallecrosia

Il 23/11 appuntamento per la tradizionale podistico-ciclistica di Vallecrosia.
5 km di corsa sul lungomare, con una bella cornice di pubblico.

15 km in bici fino a Soldano e ritorno. Chi fa la scia non è figlio di Maria

2,5 km di corsa fino all'arrivo.

Focaccia, sardenara e bibite per tutti.


Le gare di solito vengono disputate con qualsiasi condizione climatica, etilica e pancreatica.
Chiunque voglia partecipare si presenti munito di certificato medico. Per informazioni: paoloborfiga@hotmail.com; giarevel@libero.it

L'importante è partecipare: senza tante musse!

lunedì 13 ottobre 2008

Un'altra splendida avventura!!!!!


Due cinghiali al via: Emiliano e Paolo, l'habitat era quello giusto i boschi intorno ad Avigliana. Volevamo debuttare in un Tri con le ruote "grasse", l'abbiamo fatto, ma quanta fatica!!!

Andare a spasso per i boschi in Mtb è divertente, portare invece la bici a spasso per gli stessi boschi un pò meno, ma fa tutto parte del gioco.
I paesaggi sono stupendi e in questo tipo di gare ho capito che si ha tutto il tempo di gustarseli, le ore volano ma solo le gambe se ne accorgono!
I partecipanti hanno fisici massicci non portano orologi men che meno cronometri, chiedono solo a che ora farà buio. Staranno scherzando spero!

Il Triathlon oggigiorno sempre più si trasforma da sport di resistenza a sport di velocità, ad Avigliana ho capito cosa vuol dire "resistere".

Un grazie va a chi fa sì che queste gare possano esistere: http://torino3.it/avigliana leggete queste poche righe per capire quanta passione è seminascosta dietro una splendida giornata.

Altre foto qui: http://picasaweb.google.it/paolo.borfiga/XterraAvigliana#

giovedì 2 ottobre 2008

Finale a sorpresa..

..perché è stato sorprendente, non appena arrivati in zona cambio, constatare assieme agli altri Ponentini che, nonostante fossero solo alla seconda edizione, gli organizzatori del Super Sprint di Castellar avessero fatto un così magnifico lavoro!Curato tutti i dettagli, creato un clima incredibilmente rilassato e festoso, regalato una fantastica mattinata di sport!


..perché quando 5 cinghiali sono saliti su quella che all’unanimità, dopo pochi secondi, è stata definita l'ammiraglia del Ponente Triathlon, per raggiungere la

piazzetta di Castellar e andare a ritirare pacchi

gara e preparare la zona

cambio, mai avrebbero pensato che si sarebbero divertiti tanto..

Ha proprio ragione chi dice che la Panda, se non ci fosse bisognerebbe inventarla!

Con il buon Ivan a fare da pilota, ci siamo inerpicati sul percorso bike che da lì a poco avrebbe messo a dura prova le nostre articolazioni..

L’amico Remo, che con l’andare del tempo è sempre meno principe bianco-rosso e sempre più cinghiale bianco-azzurro, a fare da navigatore;sul “divano” posteriore, “comodissimi”, avvolti in pregiati tessuti con tanto di schienale reclinabile a seconda della pendenza, Claudio, Matteo ed io, che ascoltavo divertito, i loro commenti nel vedere la fatica che la nostra ammiraglia faceva per arrampicarsi sulle rampe del percorso.

Atterrati nel centro di Castellar, riusciamo perfino ad infilarci nella via chiusa al traffico che porta alla zona cambio, sotto lo sguardo sconvolto del presidente che costretto ad una retromarcia da capottamento, ci fa segno che questa volta ci avrebbero arrestati..



..perché una frazione di secondo dopo il “via”..rimedio una gomitata dall’armadio a 4 ante che mi precede, mi si levano gli occhialini e capisco che oltre alla bici e alla corsa, pure il nuoto sarebbe stato in salita ..potere dei Francesi!


..perché una volta arrivato in cima alle Colombier, nel primo tornante di una discesa bellissima quanto difficile, memore delle superpieghe con cui poche ore prima, Valentino Rossi si era aggiudicato il suo ottavo titolo iridato, arrivo troppo forte e nel tentativo di inserire l’anteriore, mi si chiude il manubrio e l’abbraccio con l’asfalto è inevitabile.. Per me era la prima volta, e devo ammettere che credevo fosse meno antipatico..

Per fortuna niente di grave, anche se ne avrei volentieri fatto a meno, non ci penso due volte, con

l’aiuto di

Romina e di mio papà, recupero i pezzi che ho seminato nel tornante, controllo di essere tutto intero, torno in

sella, e concludo una buona seconda frazione. Cinghiali si nasce..


..perché durante la corsa, incrocio uno ad uno gli altri ponentini, e sono certo che se avessi avuto una fotocamera, qualcuno avrebbe seriamente ipotecato il trofeo San Gennaro edizione 2008!!



..perché nonostante siamo compagni di squadra e la pensiamo spesso alla stessa maniera, alla notizia improvvisa che la gara “par equipes”, in calendario per domenica 5 ottobre in quel di Hyeres, era stata cancellata, riusciamo ad avere reazioni assolutamente diverse; le “figure istituzionali” della squadra presidente e vice, facevano le capriole dalla felicità..io avevo quasi una lacrima dal dispiacere..



..perché vedere alla partenza di una “garetta del paese” gente che con il triathlon ci vive o ci è vissuta rende l’idea di come sia sufficiente mettere passione nell’organizzare le manifestazioni, perché queste diventino ambite e rinomate!..e visto il livello dei partenti, non rimango troppo stupito del mio 13esimo posto finale pur avendo migliorato il tempo dello scorso anno di oltre 3 minuti (allora finii settimo..)


Complimenti a tutti i Ponentini, perché a Castellar abbiamo fatto un’ altra bella figura..ci siamo divertiti e abbiamo fatto ancora una volta gruppo..e che gruppo!






Concludiamo con i numeri..

Andrea (il Valentino Rossi de noi atri) 13esimo in 48’11”

Remo il maratoneta travestito da centometrista 26esimo in 50’42”

Claudio il gladiatore delle mille distanze 29esimo in 51’27”

Valmer il presidente mai domo 31esimo in 51’47”

Stefano in grande spolvero 40esimo in 53’21”

Ivan l’ambrogio dell’ammiraglia Ponentina 47esimo in 54’12”

Matteo in versione “botto di capodanno” 79esimo in 1h00’40”



..perché arrivato a casa, nel sistemare gli attrezzi del mestiere, pensavo che mi sono divertito così tanto in questo primo anno da cinghiale, che di chiudere la stagione qui, proprio non se ne parla..

Quindi mano al calendario..per me il lungo inverno può aspettare.

Andrea ;-)

Il Ponente c'è....‏

Domenica 28 settembre in una giornata soleggiata si è svolta a Menton le 2eme supersprint di Castellar .Un triathlon che si distingue da molti altri per la sua distanza molto corta ma molto impegnativa.Il Ponente si muove alle prime ore del mattino, siamo in 6 alcuni di noi raggiungono il porto di Menton in bici altri in macchina ma tutti con l'obbiettivo di divertirci dando il meglio di noi.
Non manca il momento più comico della giornata quando decidiamo di salire al paesino di Castellar per ritirare il pacco gara con un Pandino rosso sfuocato che negl'anni ne ha passate di tutti i colori ma che mai poteva immaginarsi (se avesse avuto un cervello) di dover trasportare 4 cinghiali + 1 pellegrino del Monaco fino in cima alla piazza.Le pendenze si fanno sentire il motore viaggia in soglia già dal primo km. A ruota la punto di Valmer più giovane più sprintosa non si può mollare, forza e onore.Ce la facciamo arriviamo dritti in piazza tutti salvi. Grande Panda promossa da Cla vettura S.T.M.
Il tempo vola ci troviamo già tutti in riva al mare pronti a scatenare l'inferno, tutti fermi tutti zitti anche i pianeti più lontani per un'attimo smettono di ruotare. Pronti via si nuota senza respiro fino alla fine. Usciamo dall'acqua ci ritroviamo tutti insieme alla zona cambio di li in poi ognuno di noi fa la sua gara su per quelle pendenze che viste al contrario ti fanno soffrire di vertigini. Dieci km di pura salita e qualche tratto in discesa che non bastano manco per farci riprendere fiato, sul finale la ciliegina sulla torta (quelle francesi che di pasticceria proprio non ci pigliano) un muro verticale di almeno 30-40 metri in cima Manolo a mani nude che chiede aiuto di li in poi si assapora la fine mancano solamente 3 km a piedi per tagliare il traguardo ma i Francesi non si smentiscono mai e ci stupiscono con un punto ristoro a metà percorso roba da non credere in questo sono veramente i numeri 1. Il Ponente fa bella figura nell'arco di 6 minuti circa tagliamo tutti il traguardo uno dietro l'altro e tutti col sorriso stampato in faccia ancora una volta ci siamo fatti valere.
E a chi la prova in parte è andata male, non ha nulla di cui preocuparsi il Ponente non valuta le persone in base all'esito di una gara ma lo fa prima e dopo di essa.
Per la classifica rivolgersi al Presidente.

Bè ciao

Ivan.