
Da domani si inizia un nuovo anno e un nuovo trofeo!!!!
Auguri a tutti!
Ora è il turno di un Triathleta di lunga data:
The Girl Power
Foto 7:
Atleta: Grata Pagani
Gara: Triathlon Super Sprint Cap D'Ail
Frazione: Podistica
Un cinghiale di nome e di fatto (già detentore del titolo "Il botto più grosso")
Foto 8:
Atleta: Matteo Codo
Gara: Super Sprint di Castellar
Frazione: Podistica
Ecco, oltre ai baffi, questi due personaggi hanno ben più in comune: se il primo è conosciuto per essere il fondatore delle moderne Olimpiadi, il secondo è non meno famoso per aver inventato le Valmeriadi.
Le Valmeriadi sono due gare che in Francia definirebbero "Avenir" categoria che in Italia non si sognano nemmeno di inventare: servono a quelli che vogliono avvicinarsi alla multidisciplina per conoscersi meglio e a quelli che la praticano già per divertirsi da matti.
..perché quando 5 cinghiali sono saliti su quella che all’unanimità, dopo pochi secondi, è stata definita l'ammiraglia del Ponente Triathlon, per raggiungere la
piazzetta di Castellar e andare a ritirare pacchi
gara e preparare la zona
cambio, mai avrebbero pensato che si sarebbero divertiti tanto..
Ha proprio ragione chi dice che la Panda, se non ci fosse bisognerebbe inventarla!
Con il buon Ivan a fare da pilota, ci siamo inerpicati sul percorso bike che da lì a poco avrebbe messo a dura prova le nostre articolazioni..
L’amico Remo, che con l’andare del tempo è sempre meno principe bianco-rosso e sempre più cinghiale bianco-azzurro, a fare da navigatore;sul “divano” posteriore, “comodissimi”, avvolti in pregiati tessuti con tanto di schienale reclinabile a seconda della pendenza, Claudio, Matteo ed io, che ascoltavo divertito, i loro commenti nel vedere la fatica che la nostra ammiraglia faceva per arrampicarsi sulle rampe del percorso.
Atterrati nel centro di Castellar, riusciamo perfino ad infilarci nella via chiusa al traffico che porta alla zona cambio, sotto lo sguardo sconvolto del presidente che costretto ad una retromarcia da capottamento, ci fa segno che questa volta ci avrebbero arrestati..
..perché una frazione di secondo dopo il “via”..rimedio una gomitata dall’armadio a 4 ante che mi precede, mi si levano gli occhialini e capisco che oltre alla bici e alla corsa, pure il nuoto sarebbe stato in salita ..potere dei Francesi!
..perché una volta arrivato in cima alle Colombier, nel primo tornante di una discesa bellissima quanto difficile, memore delle superpieghe con cui poche ore prima, Valentino Rossi si era aggiudicato il suo ottavo titolo iridato, arrivo troppo forte e nel tentativo di inserire l’anteriore, mi si chiude il manubrio e l’abbraccio con l’asfalto è inevitabile.. Per me era la prima volta, e devo ammettere che credevo fosse meno antipatico..
Per fortuna niente di grave, anche se ne avrei volentieri fatto a meno, non ci penso due volte, con
l’aiuto di
Romina e di mio papà, recupero i pezzi che ho seminato nel tornante, controllo di essere tutto intero, torno in
sella, e concludo una buona seconda frazione. Cinghiali si nasce..
..perché durante la corsa, incrocio uno ad uno gli altri ponentini, e sono certo che se avessi avuto una fotocamera, qualcuno avrebbe seriamente ipotecato il trofeo San Gennaro edizione 2008!!
..perché nonostante siamo compagni di squadra e la pensiamo spesso alla stessa maniera, alla notizia improvvisa che la gara “par equipes”, in calendario per domenica 5 ottobre in quel di Hyeres, era stata cancellata, riusciamo ad avere reazioni assolutamente diverse; le “figure istituzionali” della squadra presidente e vice, facevano le capriole dalla felicità..io avevo quasi una lacrima dal dispiacere..
..perché vedere alla partenza di una “garetta del paese” gente che con il triathlon ci vive o ci è vissuta rende l’idea di come sia sufficiente mettere passione nell’organizzare le manifestazioni, perché queste diventino ambite e rinomate!..e visto il livello dei partenti, non rimango troppo stupito del mio 13esimo posto finale pur avendo migliorato il tempo dello scorso anno di oltre 3 minuti (allora finii settimo..)
Complimenti a tutti i Ponentini, perché a Castellar abbiamo fatto un’ altra bella figura..ci siamo divertiti e abbiamo fatto ancora una volta gruppo..e che gruppo!
Concludiamo con i numeri..
Andrea (il Valentino Rossi de noi atri) 13esimo in 48’11”
Remo il maratoneta travestito da centometrista 26esimo in 50’42”
Claudio il gladiatore delle mille distanze 29esimo in 51’27”
Valmer il presidente mai domo 31esimo in 51’47”
Stefano in grande spolvero 40esimo in 53’21”
Ivan l’ambrogio dell’ammiraglia Ponentina 47esimo in 54’12”
Matteo in versione “botto di capodanno” 79esimo in 1h00’40”
..perché arrivato a casa, nel sistemare gli attrezzi del mestiere, pensavo che mi sono divertito così tanto in questo primo anno da cinghiale, che di chiudere la stagione qui, proprio non se ne parla..
Quindi mano al calendario..per me il lungo inverno può aspettare.
Andrea ;-)
Cap d'Ail, Domenica 14 Settembre. In Italia da alcuni gior
ni sono in corso violenti fenomeni temporaleschi quasi ovunque da Nord a Sud, e le previsioni dicono che continueranno. Da ieri il cielo è coperto e siamo praticamente circondati da nubi nere e minacciose, che non vedono l'ora di scaricare la loro energia al suolo. Il pensiero torna ad una domenica di tre mesi fa, quando sotto l'acqua partiamo per il triathlon di Beaulieau, che non si disputa, e ci ritroviamo in Gouta, ma questa è un'altra storia. Cmq il tempo sembra tenere e l'alba ci sorprende ad osservare dall'alto le luci del Principato, tra grattacieli luminosi, tesori belle epoque e i lavori di un'implacabile trasformazione verso la modernità.
La partenza della gara, per motivi di traffico, è molto presto e quindi la sveglia è stata piuttosto anticipata, ma siamo qua vicini, non vogliamo mancare e ci presentiamo in nove. Si intuisce un bel clima, scherziamo con i cugini del Monaco e del Riviera, si sta bene, sta spuntando addirittura il sole, siamo tutti abbastanza rilassati, l'atmosfera somiglia un po' (il periodo è quello giusto) dopo la pausa estiva. E' stato così anche per noi, molti sono andati in vacanza, alcuni hanno gareggiato in luoghi e distanze diversi, altri come Paolo e Greta, hanno dovuto rinunciare per un po' alla multidisciplina a causa di problemi fisici e vivono l'attesa con la speranza che tutto possa tornare come prima: insomma c'è voglia di ritrovarsi e raccontarsi. Ma il tempo vola, la gara incombe e nei pochi minuti che ci separano dal via bisogna trovare la concentrazione. Qui soprattutto è molto importante perchè questo è uno dei triathlon più corti e partire bene è fondamentale.
Uno sguardo al mare, arriva il sindaco: SI PARTE!
Il nuoto è talmente corto e rapido che sembra incomprensibile, lo capisci all'uscita dall'acqua, quando il cuore non vuol saperne di scendere. Con la bici si sale verso la Moyenne Corniche, passando per il minuscolo borgo di St. Laurent d'Eze, ma la fatica è tale che nessuno se ne accorge. Tutti danno tutto, diventa una piccola crono scalata, e poi giù in picchiata diretti alla spiaggia, a spremere quel poco di succo rimasto per la corsa a piedi. Il percorso è stupendo, quasi tutto sull'antico sentiero costiero, che collega le rocce di Cap d'Ail alle scogliere di Cap Estel e alla marina di Eze. Questo è uno dei tratti meglio conservati, ogni volta mi riprometto di venirci più spesso, ma forse è meglio così, lasciare a questi fugaci passaggi istantanee dai colori mediterranei. Alla fine del tratto litoraneo comincia a vedersi l'imponente punta della diga di Fontevielle, da lì in poi è più semplice, perchè quando la lucidità scoraggia, i punti di riferimento sono molto importanti, e questo ci segnala, meglio di qualsiasi chilometraggio, che è quasi finita.All'arrivo vedo volti felici, siamo contenti, abbiamo terminato l'opera e la sensazione è quella che ognuno di noi sia riuscito a dare il massimo e abbia potuto farlo nel miglior modo possibile.
Un grande Paolo è sesto, confermando la posizione di due stagioni fa, Andrea ottimo settimo di nuovo in forma, Io nono e Valmer (per lui ho finito gli aggettivi) decimo. E' il suo circuito preferito, nell'intensità di questo sali e scendi trova una condizione ideale, e diventa un osso duro per chiunque. Memorabile la prestazione del 2003, quando ci mise tutti dietro, dopo una fuga bellissima. A seguire un Matteo in evidente crescita, Stefano e Ivan due belle conferme, e un ritrovato Emiliano. Arriva anche Greta e il quadro è completo.
Una doccia (per me il solito bagno post-tri) e via a cambiarsi, ci sono le premiazioni. Questa volta possiamo godercele, sono soltanto le undici e per pranzo saremo a casa. Una luce marina e prepotente torna a impadronirsi di questi luoghi.Tra gli applausi dei presenti Valmer vince la categoria e si aggiudica un altro meritato trofeo. Paolo, Andrea ed Io portiamo a casa un insperato successo di squadra, che ci gratifica molto: tutto sommato tranne i due colossi del Var, St. Raphael e Tolone, le altre squadre c'erano tutte. I francesi ci festeggiano e raccogliere il loro apprezzamento ci emoziona. E' una grande gioia per la nostra piccola società.La festa continua. Ci spostiamo al tavolo degli aperitivi. Vedo un numero 51, e non è quello del nizzardo che mi ha superato in salita, ma quello impresso sull'etichetta della bottiglia di Pastis.
Brindiamo, l'ora più veloce dell'anno è finita.
Claudio
Per Vedere le altre foto di domenica: http://picasaweb.google.it/paolo.borfiga/CapDAil#