venerdì 2 ottobre 2009

C'era una volta

“C’era una volta...” non ci sono favole che non iniziano con questa frase!!!
Ancora oggi a 36 anni suonati, il solo sentirla mi fa tornare indietro di tanto tempo, quando mia mamma o più spesso mia nonna, sedute sul mio lettino, cercavano spesso senza successo, di farmi addormentare in un orario decente.
“C’era una volta...” ed improvvisamente la mente si sintonizza su paesaggi incantati, su cavalieri erranti, su folletti e streghe…
Spesso erano le favole più comuni che mi venivano raccontate, altre volte, nella maggior parte dei casi, erano storie inventate ed improvvisate e quindi mai uguali alla volta precedente….
Le ricordo bene... ognuna, ora mi accorgo, aveva una morale, un insegnamento!!
Il leoncino che si allontanava dalla sua mamma ed andava a finire in un fosso profondissimo, oppure l’elefantino che non voleva lavarsi ed una mattina si trovava con degli alberelli che sbucavano dalle orecchie…
Poi si cresce e ci si accorge che le favole altro non sono che storie inventate, che i biscotti che mettevo per babbo natale in realtà li mangiava mio papà, che i draghi non esistono e che non sempre c’è un lieto fine alle cose!!

Ma come dice il titolo di un film “la vita è bella”….ed ecco che non più in tenera età ci si ritrova in maniera inaspettata a vivere in prima persona una favola!!!
Si si si...quella vissuta domenica 27 settembre è stata proprio una favola...
C’è il cavaliere senza paura col suo cavallo (in carbonio da 3500 euro), ci sono i fidi scudieri (alcuni vestiti di celeste, altri di giallo/nero, altri in infradito e con accento spiccatamente taggiasco, altri semplicemente nudi con un solo asciugamano a cingerne la vita) ci sono i draghi (che non sanno cosa significhi NO DRAFT) c’è la bella principessa da salvare (da un ‘abbuffata di gelati e yogourt) c’è il paesaggio incantato e soprattutto il lieto fine, il “vissero tutti felici e contenti” col nostro cavaliere che per primo taglia il traguardo della prima edizione del 70.3 elbaman.
Quello che è successo domenica può essere spiegato solo così, ammettendo che tutto quello che pensavamo sulle favole, sul fatto che fossero cose inventate da proporre ai più piccini, non era vero.
La gara in se per se è stata stupenda e sarebbe già stato duro raccontare le migliaia di sensazioni vissute personalmente in 6h e 33min..
Ciò che ha fatto Paolo domenica rende tutto più difficile...
E’ incredibile ciò che ho provato quando incrociandolo durante la frazione di corsa, l’ho visto girare in direzione del traguardo preceduto dalla sola bici con scritto 1°UOMO ed affiancato da Giacomo che gli urlava accanto…..è assurdo ciò che ho provato pochi secondi dopo sentendo lo speaker pronunciare il suo nome come primo classificato.
Ho cominciato ad urlare “abbiamo vinto, abbiamo vinto” e la voglia di fermarmi per andarlo ad abbracciare è stata tanta...
Si, più ci penso e più credo che sia stata una favola... una di quelle che amavo ascoltare da bambino e che magari racconterò a Francesco tra qualche tempo perché come dice il dottor Monza “io sono amico di Paolo Borfiga”!!!

Si si mi sono convinto... domenica passata ho vissuto una favola con la sua bella morale... ho capito che c’è ancora tanto pulito nello sport che amiamo e non parlo solo di sostanze dopanti, ho capito che un ragazzo normale, uno di noi, può rendere reale ciò che pensavamo fosse solo un sogno e soprattutto ho capito che depilarsi le gambe non serve a nulla!!
Come dice Evelina, dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna (chissà forse è leggermente interessata la sua affermazione)… quello che mi viene da dire pensando a domenica è anche che dietro ad un grande atleta c’è sempre un altra grande persona… allenatore, amico, mentore, compagno di allenamenti o tutte queste cose insieme…
Magari è una persona diversa nei modi, una persona forse più chiusa,una persona che piena di gioia per la vittoria dell’amico và a festeggiare su di un molo da solo a 20mt dalla riva, togliendosi da tutto e da tutti, diversa si ma sicuramente uguale nei contenuti e nel grande spessore morale...

Domenica è stata una favola perché TUTTO è stato perfetto….perchè Paolo ha vinto e perché con lui abbiamo un po’ vinto tutti noi….noi che con diverse ambizioni iniziamo a nuotare alle 8 del mattino finendo correndo magari in preda a crampi alle 15 del pomeriggio.
Ora la speranza è che Paolo non si faccia tatuare l’Isola d’Elba sul polpaccio e che magari la prossima volta riesca a vincere godendo però anche delle bellezze che il paesaggio offre…tipo la vigilessa all’incrocio!!!!
To be continued...

Emiliano Scandi


Marco Pignone del Riviera, informato della vittoria di Paolo Borfiga durante la sua frazione di corsa, si ferma e lo abbraccia



Emiliano, cinghiale di razza

Claudio Mingherlino: la mistica della fatica
(Sentieri selvaggi in Cappadocia :-)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma la volete finire? Vi siete messi d'accordo? Ormai ho finito i fazzoletti e ho gli occhi sempre così rossi che i clienti mi stanno distanti convinti che abbia l'influenza.......Emi scrivi meglio di Fabio Volo ora ho capito che ci fai alle donne.....Angela scherzo!