lunedì 5 gennaio 2009

Ognuno ha la sua garoupe

Eccola lì la Garoupe, spunta dai pini Cap d'Antibes come un bambino timido che vede per la prima volta il mare.
Ma Garoupe è una parola strana. E' il nome di uno dei promontori sicuramente più belli del Mediterraneo, ma ha dentro anche qualcosa di nuovo, di agonistico, di mitico. Se fosse una gara, non un sarebbe un campionato del mondo, e neppure una kermesse internazionale, ma un ritrovo di pochi, un campionato del cuore.
Io penso che ognuno di noi abbia la sua Garoupe. Nel senso che tutti abbiamo delle gare che ci sono entrate nel cuore, non tanto perchè siano state organizzate alla perfezione e nemmeno perchè vi abbiamo fatto un grande risultato, ma perchè il loro percorso è diventato per un momento parte della nostra esistenza, qualcosa a cui siamo affezionati.

La mia Garoupe è la Montée de la Garoupe. Come gara, è davvero strana. Fuori da tutti i calendari. Incontemplata da nessuna federazione. Fino a un mese prima, nessuno sa se e quando la faranno. C'è stato un anno che nessuno l'ha organizzata e so di gente che s'è radunata lo stesso sotto il faro per correre. Di solito è dopo la Prom'Classic, gara battutissima della Promenade des Anglais. Quest'anno l'han fatta prima, il 4 gennaio. Buon segno. Chissà, un giorno arriverò a capire come andrà l'anno nuovo dalla posizione della Garoupe sul calendario.

L'abbiamo scoperta con Stefano ben 8 anni fa. Dopo la Prom, lui mi passa un volantino. Lo guardo e non abbiamo dubbi: ci andiamo. Levataccia alle 6.30 per essere lì per le 8.30. Iscrizioni sul campo. Troviamo un gruppetto di signore gentilissime e infreddolite che segnano il tuo nom e prenom (da ricordarsi che in francese nome e cognome sono invertiti) e poi ti danno un pettorale. Pronti, ai posti via. Una gara "locale" che però fa quasi 300 persone. Impensabile oltre Ponte San Luigi.

Dopo 8 anni, le mème choise. E' cambiato soltanto che adesso ti danno anche il chip. Beh, questa tecnologia. Ma il faro è sempre lì e ci devi salire come un pellegrinaggio. Alla chiesetta lassù, ci sono andato non so quante volte. C'ho portato amici, parenti, mamme, donne. Dentro ci sono non so quanti ex-voto. Gente che aveva la barca spaccata nel mare grosso, ma s'è salvata. Qualcuno a letto ammalato che invocava la Madonna. Un giorno ne porterò uno pure io, un po' particolare, con un tipo che nuota, un altro che sfatica in bici e un altro che corre.

Buon anno cinghiali, a ognuno la sua Garope!

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