lunedì 23 marzo 2009

Carros...che cosa riescono ad inventarsi in Francia!

Non c'è niente di meglio che iniziare la stagione agonistica con il primo triathlon del calendario Francese. Io e Greta, quasi obbligata da me a partecipare, partiamo per Carros domenica mattina alle 7:00 per essere puntuali alle 8:00 alla palestra comunale del luogo allestita come zona cambio, lì ad attenderci oltre al freddo pungente un' organizzazione di tutto rispetto, anche se un po' lentamente si occupano di noi, unici italiani presenti quel giorno.
La partenza alle 10:00 è in bici a 30 secondi uno dall'altro, nello stile delle cronometro con una persona che ti tiene in equilibrio ed un'altra che ti fa il conto alla rovescia e poi il via giù dalla discesa del palco creata per l'occasione.
Percorriamo 1 km e 400mt di cui i primi 200 pianeggianti che ti inducono a mettere il 53 e poi con gran sorpresa (non troppa perchè siamo comunque in Francia) svolta a sinistra e un bel falso piano che porta ad uno strappo più o meno impegnativo visto che subito dopo ci troviamo davanti l'ultima rampa che porta al piazzale della piscina, un muro di asfalto talmente ripido (per chi mi capisce ho arrancato con il 39/28 cercando di non sputare i polmoni) che riuscivamo a vedere la coppa dell'olio delle macchine parcheggiate sulla destra e sul finire niente di meno che un bel dosso che tutto pareva tranne che un rallentatore del traffico, poi ennesima svolta e l'arrivo in zona cambio per posare tutto, spogliarsi per chi a causa del freddo mattutino ha deciso di indossare il giubbino e via correndo per 200 mt in salita (ripida e con dei sassolini che ti perforavano i piedi) fino alla piscina all'aperto ma riscaldata (che ridere quando l'ho vista, ci avevamo scherzato su fino 5 minuti prima, Ivan che diceva "Vedrai che sti francesi se la sono studiata e ci fanno nuotare all'aperto in qualche rigagnolo!"), obbligatorio entrare dalla scaletta e nuotare 50mt nella prima corsia e passare a quella di fianco così per 4 corsie, assolutamente vietato fare le virate e sorpassare ci ho messo più di 4 minuti, uscire dalla scaletta e correre per il discesone rivestirsi e giù di pedalate. Intanto il freddo svanisce e al suo posto un bel sole cocente che ci scalda le ossa. Il percorso in bici incomincia con una discesa veloce ma subito sale per rendervi l'idea tipo salire a Sasso (a me i primi 4 km mi sono sembrati un po' più ripidi) per una decina di km e poi discesone veloce fino alla palestra da li in poi una corsa di 4 km pianeggiante tra le fabbriche locali e profumo di solventi e gasolio fino all'arrivo dove una grande massa di gente composta da organizzatori e triathleti arrivati prima di noi festeggiano tutti dal primo all'ultimo nello stile che solo loro hanno.
Presente anche un centro massaggi gratuito non male.
Partenti 125 Arrivati 106
Piazzamenti io 50esimo con le prime 3 donne assolute davanti a me e Greta 99esima.
Comunque assolutamente da provare almeno una volta.

Ivan e Greta

lunedì 16 marzo 2009

martedì 10 marzo 2009

.....e menomale che non nuota.........

Una nostra vecchia conoscenza "Besnard il bretone" dominatore delle Valmeriadi, domenica ha fatto 2° al Trail des Neiges.

Complimenti da tutti i Cinghiali.





http://www.trail06.com/images/scratchtraildesneiges.pdf

mercoledì 4 marzo 2009

A Imperia. Mezza bagnata, mezza fortunata

Questa mezza maratona me la sarei voluta godere in un altro modo. Mentre correvo per Imperia sotto una pioggia prima malinconica poi più seria e a volte torrenziale, pensavo alla gente che quella domenica mattina se n'era rimasta in casa al calduccio, magari ancora a letto.

Dev'essere fantastico svegliarsi e sentire quello strano scalpiccio per strada, e percepire a tratti tra indistinto brusio qualche sospiro in chiaro. Molti si saranno chiesti che cosa fosse quel rumore così diverso dal solito strisciare di pneumatici sull'asfalto. E, che bello, poi, una volta accortisi che a produrlo erano centinaia di scarpette una dopo l'altra sulla strada bagnata, pensare: "Sono tutti dei pazzi", rimboccarsi le coperte e tornare a dormire.

Invece, come potete ben immaginare, ero dall'altra parte. La mia giornata era cominciata ben prima, anch'io avevo teso l'orecchio per sentire i rumori per strada e poi, incredulo, ero andato a vedere: sì, pioveva. Cercai di fare l'elenco delle cose da fare quella giornata. Non ne trovavo che una: la mezza maratona di Imperia. Non avevo sbagliato giorno, mi toccava e basta.

Così ho preso la macchina e ci ho caricato i miei (ultimamente si sono appassionati, mia mamma fa il tifo, mio papà sa che corro un 10mila in poco più di mezzora) e sono partito per Calata Cuneo.
Mi sono trovato di fronte ad una manifestazione organizzata particolarmente bene, tutto sarebbe stato perfetto se il tempo fosse stato buono. Ma no, acqua che Dio la mandava. Bene, mi son detto, quella c'è per tutti. Ho il mio cinghiale sulla canotta che scalpita. E poi incontro diversi amici e bagnarsi tutti insieme è più bello: la Micol che fa subito primavera, Marco Marsiglia in gran forma, il dottor Monza Richard Gere del triathon, Picone il rifinitore e Max Malano. Quest'ultimo si distingue per il fiato: poco dopo, al 3° km eravamo a 3.30 e continuavamo a parlare e a scherzare. La Ferrara che era nel gruppo deve averci preso per scemi.

Certo, raccontati così 21 km sotto la pioggia sembrano bazzecole. Invece sono duri, soprattutto quando le scarpe pesano mezzo chilo e ti scaricano l'acqua sui polpacci con rischio crampo ad ogni cavalcavia. Trovo un gruppetto che va al mio passo. Uno di Trieste, uno di Torino e poi c'è Cuffaro, storico maratoneta rivierasco. Restiamo insieme fino a meno 800m, poi a me vengono i crampi e devo mollare, ma arriviamo sugli 1.17.24 e sono contento.

Adesso il mondo per me si divide in due: quelli che domenica erano a letto e noi.
Penso che quelli che erano a letto, in qualche modo dovrebbero ringraziarci. Di questi tempi non è così facile avere di queste sensazioni così, gratis, e permettersi di poltrire grazie alla fatica di qualcun altro. Ma il bello dello sport è pure questo. Che uno una domenica mattina possa alzarsi, aprire la finestra e vedere sotto una città che corre.

Classifica qui

martedì 3 marzo 2009

Cinghiale dentro e fuori!!!!

GF Muretto di Alassio 01/03/09.

E' possibile ingrandire la foto per apprezzare al meglio le condizioni pietose.

Anche su youtube: http://www.youtube.com/watch?v=8_jEp34GY3Y